domenica 24 settembre 2023

Andare all-in senza mettere tutte le chip

Published on novembre 25, 2013 by   ·   No Comments

A prima vista può sembrare una contraddizione in termini la strategia di andare all-in senza mettere tutte le chip, poiché come tutti sanno, compresi i neofiti del Texas Holdem, l’all-in significa proprio mettere al centro del tavolo tutto il proprio stack.

Tuttavia, questa tattica ha un suo fondamento e una sua ragione di essere se pensiamo al contesto specifico in cui deve essere adottata. Quando, infatti, ci troviamo nelle fasi avanzate di un torneo (fasi di high-blind caratterizzate da bui piuttosto elevati) fare un all-in con tutte le nostre chip potrebbe essere visto come una nostra mossa disperata e, pertanto, la nostra puntata potrebbe essere chiamata con facilità proprio perché viene vista come l’ultima cartuccia che stiamo sparando.

Il nostro obiettivo, invece, è quello di dare una dimostrazione di forza agli altri player seduti al tavolo, in modo da minimizzare la probabilità che qualcuno decida di chiamare il nostro rilancio. Per ottenere questo effetto dovremmo quindi effettuare una puntata che impegni una parte sostanziosa del nostro stack, in modo da renderci in maniera evidente pot-committed, ma non tutto quanto. In tal modo, dimostreremo al tavolo di stare puntando per valore e di essere comunque costretti ad andare all-in qualora fossimo chiamati. Da un punto di vista metodologico, la nostra puntata dovrebbe essere compresa fra l’80% e il 90% del nostro stack e, per rafforzare vieppiù la nostra immagine, non dovrebbe essere preceduta nella fase di middle-blind da puntate simili.

In sintesi, grazie a questa strategia pur non effettuando un all-in classico con tutte le nostre chip sul tavolo, sarà come se lo facessimo o, almeno, quello è il messaggio che sarà letto dagli altri player.

 

 

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