sabato 27 maggio 2023

Guida Holdem Manager: Grafici

Published on marzo 15, 2012 by   ·   No Comments

I grafici sono il fiore all’occhiello di holdem manager, bisogna però saperli interpretare nel modo corretto. Il giocatore di poker  vive spesso nell’incertezza di non sapere se le vittorie o le sconfitte conseguite ai tavoli siano meritate o immeritate. L’unico parametro, molto spesso, sembra essere la quantità di denaro che si porta a casa a fine mese, ma come sappiamo questo è spesso un dato aleatorio.

Nel gioco del poker esiste la varianza ed essa può essere subdola quando è negativa o ingannatrice quando è positiva. In sostanza, a causa della varianza, noi possiamo vincere o perdere tanti soldi per periodi di tempo spesso prolungati e non capire dunque se alla lunga matureremo un profitto o se stiamo soltanto perdendo tempo.

Holdem manager ci viene in aiuto mediante l’ausilio di grafici.

Sulla colonna di sinistra nella sezione principale di holdem manager troverete la parola “graph”. Cliccateci su e potrete vedere come graficamente si è sviluppato il vostro gioco nel corso del tempo.

Il grafico è il classico diagramma cartesiano. Nella rette delle ascisse è indicato il numero di mani giocate, in quella delle ordinate i soldi guadagnati o persi. Un grafico di cash game di Holdem manager si presenta in questo modo (clicca sull’immagine per ingrandirla):

Questo è un grafico relativo ad un giocatore di nl10, quindi dei micro-limiti. Come vedete, in alto, sotto la dicitura “graph options” sono state spuntate tutte e 3 le caselle. Questo per avere tutte le statistiche, non soltanto quelle relative ai soldi vinti, ma anche agli show down vinti o persi.

Abbiamo già detto che un giocatore di poker, per quanto curioso possa sembrare, non dovrebbe mai basarsi solamente sulle vincite o le perdite per capire di essere vincente o perdente.  Molto spesso vincente è sinonimo di “gudrun” e perdente di “badrun”. Molto più semplicemente, di fortuna o sfortuna, che tuttavia nel lungo periodo incidono in minima parte sul profitto totale.

Le rette nei grafici dunque ci aiutano a capire il nostro andamento nel totale, cercando di andare oltre al caso e alla fortuna.

La retta verde: è quella dal significato più chiaro. Indica i soldi vinti o persi al tavolo. Nel caso specifico ricaviamo che, su 62.000 mani giocate al nl10 il nostro hero ha vinto più di 1000 euro.

In alto a sinistra potrete selezionare anche la valuta in cui visualizzare il grafico.

La retta blu: è quella degli show down winnings, cioè quanto abbiamo vinto o perso tutte le volte che siamo andati allo show down mostrando una mano.

La retta rossa degli all in: Indica l’esito dei nostri all in pre flop. Spiegheremo meglio in seguito.

La retta rossa del non shodown inning: Indica quanto abbiamo vinto o perso quando NON siamo arrivati allo show down finale.

I grafici di holdem manager possono svelarci tanti dei nostri leaks ma possono al tempo stesso metterci in cattive situazioni se non abbiamo i giusti mezzi per interpretarli.

Il novizio tendenzialmente si preoccupa della retta del profit, cioè la verde. Intendiamoci, anche il campione la guarda con notevole interesse, essendo la retta che ci dice quanto abbiamo portato a casa, però da sola può  raccontare poco o nulla.

Per avere una giusta chiave di lettura, dobbiamo servirci della retta rossa dell’expected value, relativa agli all-in pre flop. Essa considera un colpo vinto o perso PRIMA che cadano le carte del board. Ad esempio, se andiamo all in pre-flop con AA e il nostro avversario ci chiama con KK, la retta rossa ci considera già vincenti e sale. Se poi al flop esce un K e i nostri assi vengono scoppiati, la retta rossa è andata su ma la verde ahimè se ne va giù perché di fatto lo stack è andato al nostro avversario.

La funzione di questa retta è quella di indicarci se abbiamo un buon gioco pre-flop. Una rossa molto alta (anche se accompagnata da una verde più bassa), è segnale che nel pre-flop mettiamo i nostri euro molto spesso partendo davanti. Quindi, per quanto magari la sorte ci sia avversa, significa che dobbiamo continuare così perché prima o poi la varianza negativa andrà via.

Attenzione però:

a questo gioco esistono i cooler. Nell’esempio di KK e AA il nostro avversario con KK partiva da dietro, ma la sua giocata non è detto sia errata: foldare KK pre-flop molto spesso è un errore, in quanto l’unica mano da cui è dominata è proprio AA.

Proprio per l’esistenza dei cooler, la linea rossa va presa a sua volta con le pinze: si puà “runnare” incubo pur avendo una rossa molto bassa, se la nostra cattiva sorta ha voluto punirci con un sacco di cooler a sfavore.

La linea del “non showodown winning” è invece uno degli argomenti fra i più controversi e dibattuti quando si parla di holdem manager.

Essenzialmente essa ci svela i soldi vinti o persi SENZA mostrare le nostre carte. Quindi, se ad esempio puntiamo al flop e il nostro avversario, la nostra non show down winning sale. Se puntiamo al flop e i nostri avversari ci vanno all-in, costringendoci a foldare la mano, allora la non show down winning scende.

Nel grafico preso in esame

La non show down winning è a picco. Ciò nonostante hero su 60k mani ha realizzato un discreto profit al no limit 10. Questo si spiega in due modi:

1)      Hero, pur essendo vincente, ha alcuni leak nella condotta di gioco post flop

2)      Al  fatto che ai micro limiti, avere una non show down winnings bassa, è molto spesso ordinaria amministrazione. Il motivo è semplice:

I nostri opponent non foldano mai.

Se non foldano mai, tutte le volte che puntiamo lo facciamo per valore e non per fold equity (il fold avversario ricordiamo che fa salire la non show down winning). Dunque, quando bettiamo riceveremo spesso dei call e cercheremo di prendere valore su tutte e 3 le streets, cosa che ci porterà spesso allo show down.

Ad ogni modo, se vedere una non show down winning così bassa vi impensierisce, provate ad andare sulla sezione filtri in alto e filtrare da position lo small blind e il big blind…avrete una piacevole sorpresa.

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