Fra i concetti chiave del poker Texas Holdem un ruolo importantissimo, e in alcuni casi addirittura decisivo, è quello giocato dalla “continuation bet”, che si può definire come la puntata post flop effettuata dal giocatore che aveva dimostrato aggressività prima della discesa del flop.
Questa mossa, che deve essere conosciuta da chiunque voglia sedersi a un tavolo di gioco con l’intento di realizzare un profitto, è un tipo di puntata che possiede una propria naturale forza e, pertanto, i suoi elementi debbono essere conosciuti sino nei minimi dettagli.
Iniziamo a dire che la continuation bet ha un fortissimo impatto psicologico nei confronti degli altri player. Infatti, il giocatore che dopo aver rilanciato pre-flop effettua una puntata dopo la discesa delle prime tre carte comuni, denota una forza piuttosto consistente tale da costringere al fold gli avversari che non sono riusciti a realizzare combinazioni valide. E’ questo l’aspetto prettamente psicologico della continuation bet, in grado di “funzionare” anche quando la discesa delle carte comuni non abbia aiutato l’aggressore pre-flop.
Tuttavia, la continuation bet può costituire la base per la creazione di un piatto ricco quando uno o più player decidano di chiamare la puntata post-flop. In tal caso, l’aspetto psicologico lascia il campo alla pura dimostrazione di forza fra le mani dei giocatori ancora attivi al tavolo e, pertanto, l’aggressore pre-flop dovrà essere sicuro di avere la mano migliore per vincere allo show down.
Infine, ma non certo per importanza, la mossa della continuation bet può rappresentare l’ultima arma a disposizione di una short-stack per tentare di riequilibrare la propria dotazione di chip prima di ricorrere allo scontato all-in di tipo “coin flip”.
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Tags: continuation bet, poker texas hold'em
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