domenica 24 settembre 2023

L’approccio di base alle mani speculative

Published on ottobre 14, 2013 by   ·   No Comments

Le mani speculative, cioè quelle combinazioni di carte che potrebbero originare un punto solidissimo se aiutate dal board sino al river, sono da sempre fonte di dubbi e confusione per i giocatori che si trovano ad affrontarle. Infatti, nella maggioranza dei casi, il flop non contribuisce a chiudere la combinazione e, pertanto, il giocatore si ritrova ad aver investito un’ingente quantità del proprio stack senza avere alcuna chance di vittoria. Nello stesso tempo, un gioco passivo potrebbe portare a realizzare un guadagno di lieve entità nel caso in cui la combinazione speculati vasi realizzasse.
Alla luce di questo quadro di situazione è opportuno fornire delle indicazioni di base per affrontare, nella maniera più razionale e profittevole possibile, il gioco delle mani speculative.
Innanzitutto, questa tipologia di combinazioni (composte preferibilmente coppie medie o basse) dovrebbe essere giocata esclusivamente in posizione finale e dopo molti limper. Nel caso in cui fosse ragionevole supporre un eventuale raise da parte di un giocatore successivo, allora sarebbe meglio abbandonare la mano.
In secondo luogo, la decisione di gioco di fronte a mani speculative deve tenere necessariamente conto dello stack posseduto in quel momento. La sintesi di questa regola può essere così definita: “più è corto lo stack meno si deve essere inclini a effettuare dei limp con combinazioni speculative”. Infatti, più è bassa la dotazione di chip maggiore è il loro valore relativo. In altri termini, non appare opportuno investire uno stack corto in una mano speculativa poiché in caso di esito non vincente non ci sarebbe più opportunità di proseguire il torneo.

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