Si apre la Terza Lezione della Scuola di Poker che abbiamo preparato per Voi. In questa lezione parleremo del Poker Italiano. Tratteremo le regole del gioco e sopratutto riporteremo degli utilissimi suggerimenti per giocare al Poker Italiano con alcune strategie di gioco fondamentali. Spazio anche ai termini utilizzati nel gioco del Poker Italiano.
In questo capitolo vi daremo alcuni consigli utili e preziosi che possono incidire sull’andamento di una partita di Poker.
Iniziamo dalla posizione migliore da prendere al tavolo di gioco. Qual è il posto migliore?!
Dobbiamo però prima fare un salto indietro e capire la differenza tra “sopramano” e “sottomano”. E’ sopramano il giocatore che ha il diritto di parlare prima di un altro poichè all’immediata sinistra del mazziere. Egli è il primo a dover parlare. Sottomano invece sono tutti gli altri giocatori, che hanno diritto a parlare dopo il sopramano. Essere sopramano o sottomano può risultare importante e rilevante per l’intera partita in quanto incide direttamente sulle strategie e sulle decisioni da adottare durante le varie fasi di gioco. Un buon giocatore sa ben sfruttare questo fattore. In genere si prendono quattro coppie di carte, distribuendone una scoperta per ciascun posto al tavolo e una coperta per ciascun giocatore. Ciascun giocatore siederà in corrispondenza della sua coppia (ottenuta dalla sua carta in mano e quella scoperta sul tavolo).
SUGGERIMENTO N°1: NON LASCIARE MAI AL CASO L’ASSEGNAZIONE DEI POSTI AL TAVOLO, perchè un buon giocatore saprebbe scegliere la posizione migliore e avvantaggiarsene facendo ricorso a tutta la sua esperienza nel gioco.
Una volta stabilito il numero di giocatori, il numero delle carte, i posti al tavolo si passa al cambio delle fiches. Tutti i giocatori versano al cassiere una cifra di denaro identica, affinchè si possa giocare in modo equilibrato e senza che si crei alcuna disparità tra i giocatori con ulteriori fattori psicologici che inciderebbero sull’esito della partita e sulle stesse puntate. Il cassiere (dopo aver stabilito il valore di ogni tipo di fiches) in cambio consegna a ciascun giocatore lo stesso numero di fiches, con la stessa suddivisione per tipo e colore. In genere si utilizza il termine “Puglia” per indicare “Cassa”. Prima di iniziare a giocare si stabilisce anche la durata effettiva del tempo di gioco e la puntata minima e massima. Altra precisazione da fare in materia di “puntata”. Se si sceglie di adottare una “puglia vincolata” (o cassa vincolata) il giocatore non potrà puntare più delle fiches che ha al momento sul tavolo. Nel caso invece di “puglia libera” (o cassa libera) il giocatore potrà puntare liberamente. Ed è proprio per questo che è sempre preferibile prestabilire la puntata massima onde evitare puntate esagerate che poi sfocino nel gioco d’azzardo.
SUGGERIMENTO N°2: STABILIRE LA DURATA DEL TEMPO DI GIOCO, o semplicemente stabilire l’ora in cui si “chiamerà il giro”. Chiamare il giro comporta che da quel momento (in cui si chiamerà il giro) in poi il gioco terminerà al giocatore che viene prima del mazziere.
Si decide poi la puntata minima. Ogni giocatore dovrà versare la puntata minima nel piatto prima di ogni mano. In genere il mazziere (o cartaio) ne versa due. Ora il gioco può avere inizio. Il mazziere distribuisce le carte partendo dal primo giocatore alla sua sinistra e procedendo in senso orario. Ciascun giocatore riceve 5 carte (nel poker americano o poker texas hold’em invece le carte sono 2).
Ciascun giocatore dopo aver guardato le carte ha diritto allo “scarto” ossia ad un cambio delle carte (da una a 4 carte).
Lo scarto è una fase fondamentale del gioco a cui abbiamo dedicato una Lezione a Parte – Lo Scarto nel Poker Italiano.
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