martedì 30 maggio 2023

Il teorema di Yeti

Published on dicembre 27, 2011 by   ·   No Comments

Titolo curioso da leggere in un portale che si occupa di poker texas holdem, ciò nonostante il teorema di yeti non ha nulla a che vedere con le scimmie antropomorfe ma è perfettamente inerente al mondo del texas holdem.  Il teorema di yeti prende il suo nome dal suo creatore, non lo yeti, ma uno dei più rispettati poster abituali del forum americano di poker 2+2, il cui nickname è appunto yeti.

L’enunciato del teorema è il seguente:

“una 3-bet su un flop dry (preferibilmente accoppiato) è quasi sempre un bluff”.

Come vedete, pur essendo un teorema questa volta non dobbiamo affrontare calcoli e argomenti matematici. Un flop dry è un flop che non presenta progetti al suo interno, come potrebbe, ad esempio, essere: 9s4h4d (Sigle carte poker: D= Quadri S= Picche H= cuori C= fiori – Esempio: 5D = 5 di quadri / TH = 10 di cuori)

Immaginiamo di trovarci davanti questo flop dopo aver chiamato pre-flop un raise di un avversario (volontariamente omettiamo le nostre carte personali in questo esempio). Siamo out position, facciamo check e lui betta, noi andiamo in raise e lui 3-betta.

Secondo il teorema di yeti questa azione è quasi sempre un bluff, quindi teoricamente potremmo andare all-in.
Ma perché?

Il ragionamento che sta alla base di questo teorema è che con un 9 il nostro avversario non avrebbe motivo di 3-bettare e anche qualora lo facesse, non avrebbe un punto sufficientemente forte da chiamare un all-in. Al contrario, qualora avesse avuto un 4 probabilmente avrebbe optato per un flat al nostro raise così da tenerci nel piatto.

La validità di questo teorema, che è abbastanza datato, è oggi parecchio opinabile. Le principali critiche sono due:
-In questa maniera troppe volte rischiamo di andarci a schiantare contro una over pair.
-Nel poker moderno l’aggressività è aumentata rispetto a 5 anni fa (il periodo circa nel quale il teorema è stato concepito)e i nostri avversari potrebbero decidere di giocare aggressivamente un trips floppato.

In conclusione, il teorema di Yeti non ha certamente validità universale, ma se preso in considerazione in certi spot e contro certi opponent, può ancora ritenersi valido.

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